SCUOLA DI MUSICA PER L'INFANZIA

Approccio spontaneo del bambino (in età compresa fra 18 mesi e 6 anni) con il linguaggio musicale e progressivo itinerario verso un mondo sonoro di elezione. Sperimentazione dell’ambiente sonoro circostante (vivendo e manipolando direttamente ogni esperienza in modo attivo e partecipato).

La formazione dell’orecchio musicale educa ad una percezione uditiva accurata e consapevole che può influire positivamente sul comportamento auto-selettivo (favorendo un rapporto privilegiato tra apprendimento e comprensione e tra attenzione e concentrazione; canalizzando e armonizzando, progressivamente, le energie emotive, espressive e intellettuali.

Le funzioni artistico creative della musica promuovono capacità comunicative non verbali privilegiate. Essendo, inoltre, nell’uomo e per l’uomo, la musica ha tra le sue potenziali caratteristiche quella di essere trasversale e transculturale, risultando anche essere una speciale via di aggregazione.

Obbiettivi formativi

Questo itinerario di sviluppo pedagogico e artistico, che riguarda le esperienze musicali, può essere così sintetizzato:
Vivere attivamente
Sentire affettivamente
Conoscere ciò che viene vissuto e riviverlo con consapevolezza
(la teoria e la scienza musicale dovranno necessariamente succedere all’attività pratica)

Questo tipo di didattica fondata sull’esperienza della vita musicale, dalla quale mai si discosterà, attribuisce al termine degli studi musicali (virtuosismo compreso) un posto preminente al senso ritmico ed all’orecchio musicale.

Quanto sopra sintetizzato riguarda i seguenti obbiettivi formativi:
Sviluppo uditivo fisiologico: riconoscimenti uditivi, comparazioni uditive, altezze sonore, movimento sonoro, intonazione.
Sviluppo uditivo affettivo: apprendimento di canzoni di valore artistico, prese dal repertorio internazionale e popolare che possano essere utilizzate tra relazione artistica e concetti teorici. Per esempio l’apprendimento ed il valore affettivo degli intervalli musicali.
Sviluppo uditivo mentale: capacità di sintesi delle competenze acquisite, improvvisazione, invenzione, analisi di semplici processi musicali.
Formazione di un repertorio uditivo: che comprenda più generi musicali, dalla grande musica presa nei diversi periodi storici, alle musiche del mondo.

Strumenti di lavoro

1. Ricco materiale uditivo che favorisce la conoscenza delle caratteristiche del suono (dal punto di vista sensoriale = percezione sonora puramente fisica; e dal punto di vista affettivo = percezione sonora emozionale interiore) per lo sviluppo dell’orecchio musicale.
2. Battiti per lo sviluppo del movimento e dell’istinto ritmico, che costituisce il fondamento della motricità vitale e del calcolo metrico.
3. Canzoni, scelte in modo tale da favorire sia la sensibilità musicale sia il solfeggio così come la prassi strumentale.
4. Un vocabolario musicale che sin dall’inizio, senza teorizzazioni, serve semplicemente ad indicare gli elementi musicali concreti e fondamentali: tono, intervallo, accordo, melodia, canzone, ritmo, tempo, nome delle note ecc.
5. La scala diatonica, in primo luogo, cioè la nostra attuale successione sonora ed in seguito il cromatismo, come anche i modi antichi, la pentatonalità, l’esatonalità ed altro. La nostra scala Maggiore viene considerata innanzitutto una successione di suoni e gradi e soprattutto un insieme di intervalli in rapporto con la tonica (e non un concatenamento di tetracordi diatonici di toni e semitoni).
6.
Tre simbologie fondamentali:
    a) per i nomi delle note: do, re, mi, ecc.
    b) per i gradi della scala: I, II, III, ecc.
    c) per gli intervalli: unisono, 2a, 3a, ecc.
7. Scansione della misura, in modo naturale ma metodico, rifacendosi alla natura pendolare delle misure a movimenti pari (2 - 4) e a quella rotatoria delle misure a movimenti dispari (3);
8. Movimenti naturali e caratteristici del corpo quali, ad esempio, il camminare regolare (marcia), la corsa, il saltello, il bilanciamento, il galoppo, il movimento rotatorio ecc. Essi hanno come riferimento diretto la musica stessa con lo scopo di acquisire il senso del tempo ed un marcato senso ritmico, esprimendo in modo naturale il senso musicale del proprio corpo in senso fisiologico, plastico e in senso espressivo.

Schema di una lezione tipo di iniziazione musicale (di un’ora circa)
Sviluppo uditivo sensoriale ed affettivo:
Ascoltare: interesse, attenzione, silenzio
Riconoscere un suono tra tanti, appaiare timbri diversi
Movimento del suono - altezza del suono:
Strumenti ad effetto: metallofoni, pianoforte
Riprodurre suoni diversi: gravi acuti, scale accordi
Imitazione e/o invenzione di suoni, melodie
Sviluppo del senso ritmico attraverso i colpi:
Movimenti di distensione e di riscaldamento
Ritmi liberi vocalizzati e non
Memoria dei colpi rapidi
Sfumature dinamiche (f , p, cresc., dim.)
Sfumature agogiche (lungo, corto, veloce, lento, accel., ritard.)
Battere ritmi sul linguaggio parlato
Canto e canzoni:
Cura della pronuncia, atmosfera (senso del testo scelta dei tempi), intonazione cantare dolcemente, trasporto. Utilizzo di strumenti per l’accompagnamento
Movimenti naturali del corpo:
Sul tempo dato dai bambini (invenzione di marce, saltelli, corsette, bilanciamenti, movimenti rotatori); Sulla grande musica, su lezioni registrate.

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